Un altro mondo fantastico è quello delle Stampanti 3D dove negli ultimi anni è diventato abbastanza semplice muovere i primi passi. Oggi ho pensato di scrivere una guida base con gli errori comuni che si potrebbero fare quando si compra una stampante 3D nuova.
Prendiamo come riferimento una Stampante 3D quasi pronta all’uso come la mia AnyCubic 4Max PRO in cui ho potuto riscontrare diversi accorgimenti da fare prima di avere le mie prime stampe buone. Un’altra cosa che vi segnalo è che la mia prima Stampante 3D è stata una FlashForge Finder che consiglio tutt’ora per la sua semplicità di utilizzo.
Prima di vedere gli errori comuni si presuppone che la stampante non abbia difetti di costruzioni. Detto questo vediamo cosa fare.
La mia stampante 3D:
Stampante 3D ANYCUBIC 4Max Pro Dimensioni di stampa 270x205x205mm silenziosa Spegnimento automatico con piano di stampa Ultrabase Estrusore TAITAN Filamenti compatibili ABS TPU PLA |
Livellamento del piatto
Una delle cose fondamentali da fare per effettuare una prima stampa perfetta è il livellamento del piatto. Se il piatto non sarà livellato bene potremo avere una stampa che non aderisce al piatto e quindi si andrà a creare una specie di gomitolo del filamento che stiamo utilizzando.
Dovete sapere che il primo strato è la strato più importante per poter avere un oggetto il più perfetto possibile. Se ci pensate se il primo strato è storto anche la stampa finale non potrà essere perfetta.
Come livellare il piatto?
Su alcune stampanti 3D il livellamento del piatto è automatico grazie a dei sensori posizionati vicino all’ugello e di conseguenza non ci basterà che trovare la funzione livellamento piatto e la stampante andrà a fare in automatico questa procedura.
In caso non abbiate la funzione del livellamento e come sulla maggior parte di stampanti 3D, dovremo svolgere manualmente questa procedura. Il livellamento manuale si fa con un foglio di carta comune e dovremo fare in modo che sui 5 punti del piatto (i 4 angoli ed il centro) tocchino appena il foglio di carta in modo da creare una piccola resistenza.
Per il livellamento manuale del piatto con il foglio di carta vi condivido il video ufficiale della mia stampante dove è molto chiara la procedura:
In pratica dovremo assicurarci che il motore della stampante sia spento e che la temperatura dell’ugello sia a 0 prima di effettuare il livellamento. Una volta che avremo soddisfatto queste due condizioni potremo iniziare a muovere l’ugello sui 5 punti del piatto e avvitare o svitare le molle sotto il piatto fino a trovare il miglior compromesso.
Perdeteci più tempo per livellare bene il piatto e vedrete che le stampe verranno bene!
Software Slicer
A differenza di una FlashForge Finder ho imparato che potremo utilizzare anche software Open Source come Cura o Simplify3D. Io uso Cura per semplicità e visto che è gratis.
Anche il Software ci aiuterà a stampare meglio i nostri oggetti permettendoci di svolgere anche piccole modifiche a seconda della nostra esperienza.
Su questo aspetto dovremo studiare un pochino le singole impostazioni che potremo andare a toccare. Quello che posso dire è che semplicemente prendendo i profili di default e magari correggendo valori come la temperature, layer, retrazione e supporti potremo avere delle prime stampe buone. Tutto questo senza andare a toccare i mille valori disponibili.
Magari l’aspetto software e parametri da impostare si potranno affrontare in un altro post o seguendo i vari tutorial disponibili online e fatti anche molto bene.
In merito a questo argomento vi segnalo un tutorial in italiano su Cura:
Filamenti PLA, TPU, ABS
Collegandomi al discorso del Software per lo Slicer e dopo alcuni esperimenti posso confermare che anche il Filamento va trattato e stampato con certi parametri. Quello che ho imparato è che anche stesso materiale come PLA o TPU, ma di produttori diversi vengono meglio a temperature diverse.
Guardando le specifiche tecniche dei vari filamenti in vendita quello che vado a vedere è la temperatura indicata per poter stampare. In genere è presente un range del tipo da 190 gradi fino a 210 gradi. In un caso che mi è successo facendo prove stampando a temperature diverse ho potuto notare una notevole differenza stampando a 190 gradi, 195 gradi, 200 e cosi via. Anche con 5 gradi di differenza ho potuto notare differenze.
Sul discorso temperature ritengo sia fondamentale perchè se troppo alta si andranno a creare grumi di filamento sull’oggetto evidenti, mentre se troppo bassa il filamento potrebbe fare fatica ad uscire dall’estrusore.
Sicuramente più prove si faranno e più parametri si andranno a toccare, il risultato potrà essere migliore o peggiore.
Alcuni filamenti con cui mi trovo bene:
TPU:
PLA:
In genere il PLA ho sempre avuto meno problemi, mentre per il TPU si dovranno fare sicuramente più prove.
Inserimento nuovo Filamento e rimozione del vecchio filamento
Un altro errore che ho fatto in passato è avere fretta nell’inserire e rimuovere il filamento andando anche ad inceppare l’estrusore con la conseguenza che ho dovuto parire tutto il blocchetto del motore.
In base alla nostra stampante potremo avere un metodo leggermente differente per rimuovere ed inserire il filo.
Quello che posso dirvi è che se usate la procedura corretta non dovrete forzare troppo il filo durante l’inserimento o la rimozione. Ad esempio facendo riferimento sempre alla mia stampante ci basterà cliccare sulla funzione Filament In e Filament Out e aspettare che il filamento venga inserito o rimosso quasi in automatico grazie allo spingifilo all’interno del blocchetto.
Sembra una banalità, ma ci potrà far risparmiare tempo e danni sapere come inserire e rimuovere il filamento bene.
In merito a questo argomento vi segnalo questo video tutorial:
In caso il filo si blocca a metà stampa vi consiglio anche di controllare la regolazione dello spingifilo ed eventualemten allentare la pressione della molla.
Se usate invece supporti per i filamenti stampati da voi controllate che la bobina si muova correttamente senza intoppi.
Ambiente di Stampa
La mia fortuna è che non ho mai avuto problemi di questo genere, ma anche l’ambiente di stampa potrebbe incidere sul risultato finale.
Per ambiente di stampa si intende un piano stabile dove appoggiare la propria stampante, temperatura dell’ambiente non troppo umida e altri fattori che potrebbero dare fastidio alla stampante 3D.
Conclusioni
Sicuramente ci sono tantissime altre cose da sapere, ma sono sicuro che facendo bene almeno queste la prima stampa arriverà alla fine senza troppi problemi e con un risultato discreto.
Vi lascio con la mia ultima recensione della Stampante Anycubic 4Max Pro ancora in fase di scoperta…
La mia stampante 3D:
Stampante 3D ANYCUBIC 4Max Pro Dimensioni di stampa 270x205x205mm silenziosa Spegnimento automatico con piano di stampa Ultrabase Estrusore TAITAN Filamenti compatibili ABS TPU PLA |