Se avete uno smartphone con installata l’ultima versione di Android 7.0 Nougat o avete appena aggiornato il sistema operativo a questa versione potrete trovare utile l’applicazione Screens – Multi Window Manager che ci permette di dividere lo schermo in due con 2 applicazioni che ci potrebbe interessare avere nello stesso momento.
L’applicazione Screens – Multi Window Manager è gratis ed il suo funzionamento risulta essere anche molto intelligente. In pratica potremo creare una o più scorciatoie veloci con le due applicazioni da utilizzare insieme con lo schermo diviso in due.
Facendo un esempio pratico quello che dovremo fare è scegliere le due applicazioni con cui vogliamo riempire le due schermate del nostro schermo e cliccare su Create shortcut. Una volta creato il collegamento potremo dargli un nome tipo Spotify + Youtube in modo da ricordarci cosa andremo ad aprire in caso avessimo creato più scorciatoie.
Magari potremo ascoltare la musica ed avere il browser internet nella stessa finestra o la musica ed il blocco note per prendere appunti e via discorrendo potendo sfruttare in particolar modo uno smartphone con un display grande.
L’unica pecca al momento è che per poter sfruttare l’applicazione si deve avere uno smartphone aggiornato ad Android 7.0 Nougat, per il resto risulta essere una funzione in più da avere per chi predilige schermi grandi e vuole avviare due applicazioni contemporaneamente ed averle entrambe sott’occhio!
Concludo ricordandovi dove poter scaricare l’applicazione Screens – Multi Window Manager gratis sul Play Store.
Alternativa per smartphone senza Android 7.0 Nougat
Per chi volesse utilizzare una funziona simile su dispositivi che non hanno ancora l’ultima versione di Android 7.0 Nougat vi segnalo di cercare sul Play Store Floating Apps FREE – multitask per avere una soluzione analoga.
Video dimostrativo di come funziona il discorso Floating Apps:
In pratica con la funzione floating potremo far galleggiare le rispettive applicazioni aperte sul nostro schermo potendone decidere la grandezza come nell’immagine che si può vedere ad inizio articolo.